Forti con i deboli

02 settembre 2018

Left, settimanale edito da Matteo Fago e diretto da Simona Maggiorelli, dedica il nuovo numero in edicola (dal titolo “Forti con i deboli”) ad alcune delle tematiche che più stanno scuotendo il nostro Paese e il suo dibattito pubblico.

Settimanale Left: immigrazione, il divieto di attracco della nave Diciotti 

Roma, 2 settembre 2018 - Impossibile dunque cominciare senza citare il caso della nave Diciotti, il pattugliatore della Guardia Costiera italiana che ha accolto a bordo un numero di migranti pari a 177 per oltre dieci giorni, duranti i quali è stato imposto alla nave il divieto di attracco a Lampedusa prima ed a Catania poi.

La situazione di stallo si è sbloccata durante la notte tra il 25 e il 26 agosto con lo sbarco di uomini e di donne, precedentemente soccorsi a Ferragosto nelle acque del Mediterraneo: buona parte dei superstiti versava in gravi condizioni fisiche (sono stati registrati casi di tubercolosi, scabbia e polmonite) e di terrore psicologico causato dalla tragica esperienza vissuta.

Ora, il destino dei migranti sopravvissuti appare ancora incerto.

Settimanale Left: immigrazione, il possibile trasferimento in Albania dei migranti della nave Diciotti 

Per alcuni di loro, ha fatto sapere il Viminale scatenando le ire dei giuristi, sarà operato un trasferimento in Albania; un trasferimento coatto, spiega l’esperta Francesca De Vittor interpellata da Left, non è giustificato né autorizzato da alcuna norma di legge, specialmente senza l’approvazione esplicita del migrante stesso.

Settimanale Left: pedofilia nella Chiesa 

Mentre il pontefice Bergoglio – Papa Francesco - teneva in merito una conferenza stampa sul suo volo di ritorno dall’Irlanda, una nuova bufera si è abbattuta sulla Chiesa a causa del moltiplicarsi dei casi di pedofilia e abusi sui bambini perpetuati su scala mondiale da appartenenti al clero.

A fine luglio, un’inchiesta governativa dell’esecutivo cileno si è conclusa con la messa in stato d’accusa di 158 tra vescovi, parroci, sacerdoti e laici in qualche modo dipendenti o legati ad associazioni religiose, tutti ritenuti colpevoli di crimini sessuali o del loro insabbiamento sistematico.

Situazioni analoghe hanno coinvolto, sebbene in proporzioni decisamente minori, buona parte delle nazioni occidentali – tra o casi più noti Usa, Cile, Irlanda, Olanda, Belgio, Australia, Germania, Brasile.

Settimanale Left: pedofilia nella Chiesa, i casi in Italia 

Anche l’Italia ne è storicamente tutt’altro che immune, anzi: dagli esordi degli anni 2000 ad oggi, si sono registrati circa 140 casi di pedofilia e violenza sessuale, decine dei quali sono anche giunti a condanne per sentenze definitive.

Se poi si considerano anche le denunce che tali sono rimaste a causa della prescrizione del reato, la cifra complessiva supera agilmente le 300 segnalazioni in meno di due decenni.

Questi numeri pongono il nostro Paese, nella lista di quelli più sviluppati, tra i primi posti assoluti per incidenza statistica e diffusione del problema.

Settimanale Left: la mancata collaborazione tra Stato e Chiesa per avviare una indagine governativa 

Ciononostante, contrariamente a quanto avvenuto pressoché ovunque, in Italia non si è ancora assistito ad una indagine governativa di cooperazione nazionale per sondare il triste fenomeno dei crimini sessuali in modo preciso, mettendo al contempo in atto una campagna di prevenzione per dissuadere il compimento “nuovi” crimini e la recidiva di pedofili seriali.

Risulta ancora scarsa e insufficiente anche la collaborazione tra Stato e Chiesa, basti pensare alle “Linee guida antipedofilia” emanate dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) nel 2014 che stabiliscono come i vescovi – qualora vengano a conoscenza di casi di abusi – non siano obbligati a denunciarli alla magistratura competente. 

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