Il metodo One-Shot® per un automotive più ecosostenibile

15 gennaio 2020

Al mondo dell’auto si richiede di affrontare, tra le tante, una sfida in particolare: quella di coniugare veicoli più leggeri, performanti e poco inquinanti in un’unica soluzione.

La sostenibilità si riconferma quindi come uno dei temi centrali nel futuro della mobilità e tutti i grandi player del settore sono alla ricerca di soluzioni efficaci per progettare le vetture di domani.

Gran parte degli sforzi sono attualmente rivolti alla componentistica auto, uno dei settori nel quale il nostro comparto viaggia forte grazie alla specializzazione delle aziende italiane, coinvolte nella spirale positiva dell’export che fa ben sperare anche per il 2020.

Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha infatti evidenziato nel suo report dedicato a questo particolare segmento di mercato gli ottimi incrementi (+5% rispetto all’anno precedente) nonostante la crisi generale del settore auto e l’attuale fase di grandi trasformazioni.

Sapa, leader nel settore della componentistica, ha brevettato il metodo One-Shot®

Lo dimostra anche il caso di Sapa, azienda italiana nata come realtà artigianale e oggi tra i leader nel settore della componentistica e dello stampaggio ad iniezione per il settore automotive, arrivando a contare undici stabilimenti in Europa e Asia.

Animata da una forte propensione verso l’innovazione e la ricerca, Sapa ha messo a punto e brevettato una delle tecnologie più all’avanguardia del panorama.

Sapa, in cosa consiste il metodo One-Shot®

Il metodo One-Shot® consiste nel processo produttivo più veloce al mondo per realizzare componenti auto, riducendo i costi e il peso dei componenti. La sua particolarità è anche correlata alla ricerca di materiali più leggeri e a un’automazione totale che permette di ottenere risultati qualitativamente elevati, diminuendo gli sprechi in modo sensibile.

Il tutto, come suggerisce il nome del brevetto, avviene “in un solo colpo” capace di abbattere istantaneamente il ricorso ad ulteriori passaggi di produzione e sprechi energetici.

Un esempio positivo di sviluppo sostenibile con grandi benefici per l’ambiente e già utilizzato con successo da colossi come Fiat, Alfa Romeo, JEEP, BMW, Volkswagen, Audi, Seat e Skoda, oltre che dai maggiori brand delle luxury car come Ferrari, Maserati, Aston Martin, Rolls Royce e Porsche. 

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