Manuela Donghi, il volto dell’educazione finanziaria al femminile

14 marzo 2023

Il livello di alfabetizzazione finanziaria nel nostro Paese è sempre stato, per ragioni complesse, decisamente più basso rispetto alla media OCSE.

Le scarse conoscenze in ambito economico e finanziario della popolazione, infatti, fanno occupare all’Italia il penultimo posto (25esimo su 26) tra i membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Tuttavia, secondo i dati del Rapporto Edufin 2022, la situazione è in rapido miglioramento.

Sebbene la conoscenza media rimanga scarsa, con appena un 34% di comprensione base della materia, gli italiani che si dichiarano abbastanza o molto interessati alle tematiche economiche sono saliti dal 76% del 2021 all’82% attuale, con percentuali anche maggiori riscontrabili tra giovani e giovanissimi. 

Rimane invece significativo il divario di genere che, mosso da vecchie leve culturali e scarsa informazione dedicata, continua a tenere l’universo femminile lontano da questo mondo.

Manuela Donghi, la giornalista economica che rende la finanza comprensibile a tutti 

Rendere la finanza accessibile a tutti è uno degli obiettivi principali di Manuela Donghi

Con oltre 12mila follower su Instagram e presenza fissa del panorama radiotelevisivo sulle reti nazionali, Donghi è uno dei volti e firme del giornalismo economico-finanziario italiano più autorevoli e riconoscibili grazie alla trasmissione radiofonica quotidiana "Next Economy" su Giornale Radio FM e il ruolo di Head of Summit Tv a Le Fonti Tv.

Rendere la finanza accessibile – spiega Donghi – è importante perché la finanza è di tutti.

Spesso facciamo l’errore, come società e come Italia, di pensare che la conoscenza di questi meccanismi sia appannaggio esclusivo degli esperti. Sebbene ci siano diversi livelli di conoscenza finanziaria, le cose non stanno così.

Un esempio classico è quello della finanza personale, a cui tutti noi dobbiamo sottostare, per sapere come gestire i nostri soldi nella quotidianità. Siamo agli ultimi posti tra i Paesi OCSE in materia di educazione finanziaria, perché non l’abbiamo mai presa sul serio.

Per colmare questo enorme gap occorre innanzitutto prendere coscienza della necessità che tutti acquisiscano delle basi di finanza personale.

Occorre iniziare a insegnarla nelle scuole, ma le tante proposte in questo senso sono rimaste soltanto lettera morta.

Occorre fare formazione ed educazione anche nelle aziende”.

Il gap di genere della conoscenza finanziaria 

E, attraverso un nuovo modo di comunicarla, iniziare a colmare il gap di genere che tuttora persiste.

Per anni non si è data la possibilità alle donne di parlare di finanza.

Questo ha creato un ulteriore problema: l’allontanamento da questo mondo.

A incontri di economia e finanza, convegni e tavole rotonde, è innegabile come la componente prevalente sia quasi interamente quella maschile, percentuale ancora maggiore se pensiamo ai vertici aziendali in realtà del settore.

Bisogna fare ancora molto per sradicare questo preconcetto e occorre tempo – spiega la giornalista – perché per le donne c’è ancora maggior carenza in ambito di educazione finanziaria”.

Secondo un recente sondaggio, le ragioni sono da ricercarsi nella difficoltà e nel disinteresse verso la materia, ma anche nel fatto che a occuparsene sia esclusivamente il partner.

“Si tratta di una cosa anacronistica e legata a dinamiche vecchie che, vista oggi, appare incredibile. Ci sono ancora molti luoghi comuni da sfatare.

La finanza è per tutti e riguarda tutti.

Non è troppo complicata, bisogna saperla prendere nel modo giusto e occorrono persone che sappiano raccontarla e divulgarla anche in modo simpatico.

Senza nulla togliere all’enorme serietà intrinseca dell’argomento, l’approccio serioso e formale a cui siamo stati abituati ha sortito proprio questo effetto di distacco da parte delle persone e delle donne in particolare.

Occorre quindi farla arrivare al pubblico in modo più leggero.

Come amo ripetere: anche se non pensi alla finanza, prima o poi la finanza penserà a te”, conclude la giornalista, conduttrice e opinionista Manuela Donghi, autrice del libro “Io speriamo che la borsa sale” (Mursia Editore).

  

Su Manuela Donghi

Giornalista professionista e conduttrice televisiva, è uno dei volti e firme del giornalismo economico-finanziario italiano.

Conduce la trasmissione radiofonica quotidiana "Next Economy" su Giornale Radio FM, è Head of Summit Tv a Le Fonti Tv, live streaming television di economia e finanza, ha una rubrica settimanale sul Quotidiano Libero, "La finanza spiegata alla gente" e una mensile sulla rivista Luxury.

È ospite di programmi televisivi nazionali come Mattino 5 su Canale 5, Di Martedì su La7 e Rainews24.

Presentatrice, moderatrice e scrittrice, ha pubblicato quattro libri. Tre di narrativa, due romanzi e una raccolta di racconti e l'ultimo, con Mursia Editore, sul mondo della Borsa e dei mercati finanziari, "Io speriamo che la Borsa sale".

Di formazione umanistica (laurea in Lettere Moderne con indirizzo Linguistica italiana), ha saputo “fare sua” la materia finanziaria rendendola accessibile al pubblico attraverso un linguaggio semplice e comprensibile a tutti.

Molto attenta all'educazione finanziaria e alla sua divulgazione, ha creato la video-rubrica "La finanza in giro".

 


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